I benefici dell’olio di oliva
L’olio di oliva è uno dei maggiori brand del nostro Paese, è il nostro marchio per esportare il benessere promuovere uno stile di vita sano che non comprometta il gusto, il sapore, la tradizione e la passione per il mangiar bene.
Molteplici sono gli studi, le analisi e le ricerche tese a confermare quali siano i benefici del consumo di olio di oliva in relazione alle sue caratteristiche e alle sue proprietà, però in pochi sanno che ad affermare che l’olio di oliva è un componente essenziale nella prevenzione del diabete non è la medicina moderna ma un’antica testimonianza di un manoscritto risalente all’incirca al ventiquattresimo secolo.
Perché l’olio di oliva fa bene?
L’insieme delle proprietà dell’olio, ovvero la presenza molto alta di acidi grassi monoinsaturi e un equilibrio bilanciato di quelli polinsaturi, combinato al contenuto di vitamina E, provitamina A e antiossidanti, rende questo prodotto un toccasana per una serie di disturbi fisici, un aiuto nella prevenzione e nel controllo, uno straordinario ausilio – specie se associato ad altri specifici alimenti – per un benessere fisico (e anche estetico).
Gli acidi grassi monoinsaturi sono quelli che favoriscono la sostituzioni del colesterolo LDL con quello HDL, il primo è una delle cause di infarti e ostruzioni del sangue, il secondo invece è innocuo, dunque l’olio di oliva (e anche altri oli di origine vegetale) che ne è estremamente ricco è particolarmente consigliato al posto di grassi saturi, come ad esempio lo strutto, il lardo o altri grassi di origine animale, tipici di un regime alimentare appartenete al nord Europa (probabilmente ascrivibile a una tradizione storica mirata alla difesa dal freddo).
Ma quali sono nello specifico i benefici?
Effetto protettivo contro la formazione dei calcoli biliari
L’azione fluidificante di questa sostanza emulsionabile attiva il flusso biliare e grazie alla produzione di colesterolo HDL limita la creazione di grumi ostruenti.
Preservazione delle mucose gastriche
L’olio di oliva ha un alto tasso di digeribilità, è infatti consigliato anche a chi soffre di intolleranze intestinali o difficoltà nella digestione in generale.
Aiuta a risolvere la stipsi
Un cucchiaio di olio, anche consumato a stomaco vuoto agisce come elemento lassativo favorendo e rigenerando le normali funzioni corporee.
Svolge un’azione antiossidante
La presenza di tocoferoli e polifenoli aiuta a far restare giovani le cellule, stimolando così una serie di meccanismi che rallentano l’invecchiamento.
Riduce la sonnolenza.
L’azione vasodilatatrice dell’olio di oliva aumenta la quantità di ossigeno che arriva al cervello favorendo un maggiore apporto di energia e vitalità, si rivela quindi essenziale come fonte energetica
Depura l’organismo
Garantisce l’eliminazione delle tossine e di molteplici sostanze dannose per il corpo attraverso un miglioramento quantitativo e qualitativo della diuresi
Riduce la pressione arteriosa
Grazie alle proprietà fluidificanti migliora la circolazione del sangue
Previene il diabete
Per merito della sua composizione l’olio d’oliva assorbe i grassi pericolosi e gli zuccheri eliminando il tasso di glucosio nel corpo
Accompagna il bambino nella crescita
L’olio di oliva è consigliato per bambini dai sei mesi in poi, quindi proprio dagli albori della fase di svezzamento, perché grazie alla vitamina E contribuisce alla formazione e al consolidamento di ossa solide
Dunque, oltre all’ottimo sapore che allieta il palato e quindi anche l’umore l’olio di oliva ha funzioni benefiche per l’apparato cardio-circolatorio, intestinale, per la stanchezza cronica e aumenta l’aspettativa di vita. A confermarlo sono gli studi medici e scientifici, che ne consigliano vivamente l’utilizzo anche a chi pratica regolarmente sport, in modo da avere un’ottima fonte di approvvigionamento energetico. Queste analisi si ottengono anche studiando i luoghi caratterizzati da una più alta longevità e incrociando i dati con quelli relativi ai consumi e alle abitudini alimentari. Alla luce di tutto questo si stima che in alcune specifiche aree (molto spesso dell’Italia meridionale e delle isole) dove il consumo di olio di oliva è giornaliero e sostituisce totalmente quello dei grassi di origine animale (tra i quali anche il burro) l’aspettativa di vita è maggiore.
Molto spesso si sente parlare di dieta dimagrante, un regime alimentare finalizzato alla perdita di peso, alle volte attraverso il consumo di cibi completamente o quasi sconditi. I nutrizionisti sono invece concordi nell’affermare che per perdere peso in maniera equilibrata vale proprio la regola contraria: ovvero bisogna utilizzare olio di oliva, specialmente crudo, per condire qualsiasi tipo di piatto, perché in questo modo si facilita l’assimilazione delle vitamine A, K, E, che sono presenti nella frutta e nella verdura. In altre parole se alla verdura non fosse accostato l’olio, poiché la verdura contiene vitamine liposolubili queste vengono assimilate (e di conseguenza trasformate in energia) solo in presenza di grassi, considerando che l’olio ha un’alta quantità di acidi grassi monoinsaturi (gergalmente detti i “grassi buoni”), questa combinazione è quella auspicabile in una dieta.
Che differenza c’è tra l’olio di oliva e quello di semi?
L’olio di semi è il risultato di un processo chimico, con la presenza di butano, propano, esano e dell’utilizzo di apposite e speciali apparecchiature di produzione e di lavorazione, al contrario quello di oliva si ottiene attraverso pressione e schiacciatura del frutto, senza aggiunta di alcuna sostanza chimica. Non hanno quindi alcuna affinità nella genesi, ma sono accomunati dal loro utilizzo come condimento. Allora quale bisognerebbe prediligere? Senza alcuna incertezza è bene affermare che è fondamentale scegliere quello di oliva, sia crudo che cotto, ad eccezione delle fritture che a causa dell’elevata acidità dell’olio di oliva e del suo punto di fumo troppo alto, non lo rendono la sostanza ideale per questo tipo di cottura e preparazione, della quale in ogni caso sarebbe opportuno non abusare.
Le caratteristiche, le proprietà e gli utilizzi dell’olio di oliva ne sanciscono il suo marchio di prodotto salutare, va però ricordato che tutto questo ha effetto quando l’olio viene adeguatamente conservato e preservato. Bisogna tenere a mente che questa sostanza sopporta male la luce e il calore, pertanto il contenitore è preferibile che sia scuro, di vetro e non di plastica perché la plastica nel tempo rilascia sostanze che possono essere dannose, non esporlo al sole e a fonti di calore, e tentare di non farlo ossidare, ovvero evitare di lasciare le latte semi vuote perché la presenza di aria può compromettere la qualità dell’olio rimasto.