Esistono ancora oggi delle colture che mantengono salve e intatte le loro caretteristiche senza essere coltivazioni ibride come la maggioranza degli ulivi in Italia, tra queste l’olio di Peranzana rappresenta un eccellenza agro-alimentare.
Quando si parla di ulivi non si riflette mai sul fatto che la maggioranza di essi in Italia e non solo sono degli ibridi, quindi un oliva tratta da una cultivar pura rende un olio davvero eccezionale sotto diversi punti di vista. Oggi vogliamo parlarvi proprio di questo olio extravergine di oliva di Peranzana prodotto in diversi paesi della Provincia di Foggia. Storicamente e tornando indietro nel tempo scopriamo che la Peranzana in origine proveniva dalla Provenza e che da quell’area geografica prende il suo nome perché la traduzione letterale è estrapolata dal termine provenzale. Venne introdotta nella Daunia da Raimondo di Sangro intorno alla metà del 1700. Questa famiglia era per l’epoca una tra le più in vista e importanti d’Europa legati alla sua famiglia e al suo albero genealogico, rispettivamente era imparentata con:
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I Borboni in Spagna e Francia
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Con i Duchi di Borgogna
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E inoltre risalendo al loro albero genealogico si scoprì che poteva vantare anche una parentela con Carlo Magno.
Di questa famiglia titolata Raimondo fu Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore e ebbe il merito di portare la Peranzana nelle sue terre che coincidevano con il seguente triangolo territoriale:
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San Severo
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Torremaggiore
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San Paolo di Civitate
La qualità di questa produzione quindi ha una sorta di diritto territoriale riservato perché si trova appunto esclusivamente in una precisa area geografica ed è impossibile reperirla al di fuori di questa. L’oliva di Peranzana è di grandezza media e l’olio che da essa si estrae contiene una bassa acidità con un gusto davvero equilibrato. Appena estratto l’olio in questione viste le sue generalità d’eccellenza è disponibile subito per il consumo e quindi non abbisogna di alcun periodo di maturazione o alternativamente, di essere mescolato e miscelato ad altri oli. Prendiamo ad esempio altre olive per farvi comprendere meglio il sapore della Peranzana. L’oliva Coratina produce un olio decisamente amaro e piccante e quindi dopo la spremitura necessita di un periodo di maturazione piuttosto lungo che lo aiuta a nel processo di necessaria rancidità, alternativamente a questo periodo alcuni lo miscelano con oli dalla fragranza più dolce e con poco sapore. Un altro esempio sono le olive Taggiasche e la qualità Ogliarola che all’opposto di ciò che abbiamo visto con la Coratina, necessitano di essere mescolati con oli dal sapore più deciso.
Con questa tipologia di olio quindi avrete:
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Un sapore equilibrato
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Dopo la spremitura potete portarvelo tranquillamente a casa
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Un olio esclusivo che mantiene intatta la tradizione gastronomica pugliese nella sua storia e sulle tavole italiane.
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Un simbolo della cucina mediterranea
Come abbiamo visto la storia di questa coltivazione è davvero affascinante e rende questo olio unico nel suo genere, il sapore è eccezionale e la produzione lo è altrettanto, più di altre che impiegano del tempo e devono essere mescolate con altre tipologie di oli.